venerdì 16 dicembre 2016

Step 22: Il verde in architettura

Le Corbusier sosteneva che se gli edifici possiedono diverse combinazioni di colori allora raggiungono un alto grado di poeticità.

“L'architettura è un fatto d'arte, un fenomeno che suscita emozione, al di fuori dei problemi di costruzione, al di là di essi. La Costruzione è per tener su: l'Architettura è per commuovere.”

A partire dagli insegnamenti del francese, molti architetti soprattutto nell'ultimo secolo si sono cimentati nell'utilizzo del colore nelle proprie opere, alcune delle più note sono sicuramente il Kilometro rosso o la Serpentine gallery.
Per quanto riguarda il verde:

Studio Thonik
Saoritz, pubblicata su Flickr
Le architetture dello studio olandese MVRDV per la loro semplicità e le loro brillanti tonalità assumono un carattere divertente e fantastico, a tratti ludico e provocatorio. Il progetto dello Studio Thonik ad Amsterdam utilizza il colore per fini simbolici e compositivi. Inizialmente avevano adottato la soluzione di un rivestimento arancione dai toni particolarmente vivaci, colore che aveva scatenato il malcontento dei vicini perché a loro avviso l’ edificio non si integrava con la sobrietà del quartiere edilizio. I progettisti raggiunsero così l’accordo di cambiare l’arancione a favore di un verde brillante, dimostrando che il progetto non poteva per sua natura rinunciare al colore.


Bosco Verde

"Una casa per gli alberi abitata dagli uomini" Stefano Boeri
Thomas Ledl


Il Bosco Verticale è un complesso di due palazzi residenziali a torre progettato da Boeri Studio situato nel Centro Direzionale di Milano, ai margini del quartiere Isola, inaugurato nel 2014.
Si distingue per la presenza di più di 2000 alberi distribuite sulle facciate.
 A testimonianza del suo riconoscimento architettonico, il Bosco Verticale è risultato vincitore di numerose competizioni: oltre all'International Highrise Award, di cui è stato insignito nel 2014, nel 2015 il Bosco Verticale si è aggiudicato il premio come «grattacielo più bello e innovativo del mondo», secondo una classificazione del Council on Tall Buildings and Urban Habitat.
L'idea di associare il verde all'architettura nacque nel 590 ac con i giardini pensili di Nabucodonosor II, un precursore del Bosco verde è ad esempio la torre Guinigi di Lucca, ma il vero riferimento di quest'opera è sicuramente la cosiddetta Green Architecture.
La reazione della stampa all'opera: l'espresso

25 Verde

Sempre sullo stile dell'edificio - foresta a Torino, dimostrando la grande attenzione dell'Italia al tema, si trova 25 Verde.
Una vera foresta abitabile, circa 200 piante che combottano l'inquinamento cittadino e migliorano la qualità di vita di chi abita nella "casa sull'albero".
Inoltre come è ben noto il verde favorisce il relax.
La reazione dei giornali: Huffingtonpost, Designmag

Beppe Giardino


Dagli esempi portati si evince come manchi sempre di più lo spazio da dedicare alla natura nelle nostre città, il tema è molto sentito, per questo i giardini verticali sono ormai un argomento caldo tra gli architetti.
La funzione è molteplice, come fatto notare in 25 verde sono importanti per combattere l'inquinamento, come nel caso di Bosco Verticale favoriscono la riqualificazione urbana e grazie alle variazioni cromatiche stagionali rendono "viva" la città migliorandone l'aspetto decorativo.
Riducono il rumore, favoriscono il relax, aiutano la termoregolazione.
Non è una tendenza, è un nuovo modo di fare l'architettura.
Di questo fenomeno un precursore fu sicuramente Friedensreich Hundertwasser, vero maestro della bioarchitettura come si può notare da alcune delle sue opere più famose:



Approfondimento del Politecnico di Torino sull'importanza del colore nell'architettura.

Step 21: I protagonisti del verde

Dare il nome ad una persona, ad un oggetto, ad un fenomeno, significa anzitutto rendersi familiare ciò che si designa, ma anche sottoporlo al proprio controllo, talvolta esorcizzarlo, altre ridicolizzarlo. Per questo soprannomi e perifrasi allusive sono così frequenti.
Le grandi personalità vengono, quindi, spesso, associate ad un soprannome, gli esempi sono innumerevoli, passando dai Romani dove il più famoso è forse Quinto Fabio Massimo Verrucoso detto "cunctator", passando per il medioevo del Valentino ( che per curiosità aveva lo stemma di famiglia giallo e verde) e del Magnifico, fino ad arrivare al presente con la Lady di ferro solo per citarne alcuni.
I soprannomi sono importanti, vengono guadagnati sul campo e rendono immortali i portatori nel bene o nel male, ovviamente anche i colori vennero associati ad alcune delle personalità più carismatiche che la storia ci abbia consegnato, tra queste penso al papa nero e ad erik il rosso ( il vichingo che scoprì la terra verde).

Alethea Wiel
Uno dei personaggi che più si legò al verde fu Amedeo VI di Savoia, soprannominato il "Conte verde".
Lo pseudonimo deriva dai vessili che era solito esibire durante i tornei dove era un abilissimo cavaliere e anche una volta salito sul trono continuò ad indossare abiti di quel colore.
Come re si distinse per l'accorta diplomazia, grazie alla quale acquisì il controllo del Piemonte, per le sue doti di buon governante e per le vincenti campagne militari anche fuori dagli italici confini.

Tornando al presente, il verde è principalmente associato ai partiti politici, anche molto diversi per ideologia, e quindi per riflesso ai loro principali esponenti.
In Italia il principale partito esponente del verde è sicuramente la Lega nord, scelto da Bossi e sempre al senatur si deve l'istituzione delle cosiddette "camicie verdi".
Per approfondimenti, per par condicio, rimando al sito wikipedia di Lega nord e al documentario Camicie verdi.
Dall'altro lato dello spettro politico si trovano i Verdi d'austria, recentemente diventati famosi in tutta Europa per aver vinto le travagliate elezioni presidenziali, con un leader estremamente pittoresco: Alexander Van der Bellen.
Ha origini nobiliari ed è un professore universitario dell'università di Vienna, nel 1994 iniziò la sua militanza nei verdi.

domenica 11 dicembre 2016

Step 20: Il verde nella moda

Il verde è spesso associato al benessere e alla prosperità, per questo motivo nel 19esimo secolo si diffuse tra gli abiti di banchieri e mercanti, classi benestanti ma non appartenenti alla nobiltà.
Robert Dighton
Persino le panche della "house of common" furono colorate di verde proprio per questo motivo e così non stupisce notare che Beau Brummell venne ritratto con una giacca verde.
Beau Brummel fu al centro della vita mondana inglese nel cosiddetto periodo della reggenza e decise di fatto la moda dell'epoca.
Anche Goethe, nei dolori del giovane Werther, associava il verde ai borghesi, mentre vestiva il suo protagonista, poi icona per i romantici, di giallo e blu.

Al giorno d'oggi il verde è un colore "pericoloso" alcuni lo amano, altri non lo possono vedere, per vestirsi usando questo colore bisogna avere personalità, per tale motivo linko i consigli del noto giornale di moda "Vogue".

Versace ha spesso legato i suoi vestiti al verde:
Amal Clooney
Jennifer Lopez

Jared Leto in occasione della prima di Suicide Squad indossò una giacca verde di Gucci:
Justjared.com
Leto venne fotografato quando questo vestito fu presentato per la prima volta in passerella, quindi probabilmente se ne innamorò fin da subito.

Grande attenzione sul web è dedicata al verde smeraldo, colore dell'anno 2013 secondo Pantone, qua un interessante articolo su come questo abbia influenzato la moda e sono presenti molti altri vestiti verdi.


Per ulteriori informazioni:
http://www.fashionsnobber.com/colori-e-moda/
https://en.wikipedia.org/wiki/Beau_Brummell


sabato 10 dicembre 2016

14 sfumature di verde

In questo blog si parla esclusivamente di questa particolare gradazione di verde, ma nel caso siate interessati ad altre gradazioni vi lascio l'elenco dei blog di alcuni miei colleghi:
Verde smeraldo
Verde pino
Verde pastello
Grigio tè verde
Verde primavera
Verde olivastro
Verde foresta
Verde chiaro
Verde primavera scuro
Verde marino
Verde marino scuro
Verde menta
Verde menta chiaro
Verde oliva

Mentre per ciò che riguarda altri colori vi rimando al blog del professore che tiene il corso da cui è nato questo progetto:
http://storiadellecose.blogspot.it/2016/10/i-colori-e-i-blog.html

domenica 4 dicembre 2016

Step 19: Anatomia di un colore

Il verde è il colore principale del mondo, e ciò da cui nasce la sua bellezza. (Pedro Calderon de la Barca)

Abbiamo parlato fino ad ora del verde nelle sue più varie declinazioni, abbiamo persino fatto un abbecedario cercando di fare uno stream of consciousness.
Ma cos'è il verde? Se dovessimo scomporlo fino alla sua essenza cosa vedremmo?
Da aspirante ingegnere scomponendo un colore penserei al blu e al giallo, alle onde elettromagnetiche, ma un colore, così come la vita non si può basare solo sulla scienza.
Parlando di verde viene immediatamente in mente la natura, il mondo vegetale, la fertilità, l'abbondanza e da queste associazioni deriva una sensazione di tranquillità.
Il verde porta benefici a chi è ansioso per cui è utile dipingere di verde gli angoli relax o la camera da letto.
Si dice che la prima digestione avviene in bocca, infatti una lenta masticazione rende più facile la digestione. Quindi se una persona è vorace nel mangiare, è utile utilizzare a tavola il colore verde. Mangiare cibi verdi aiuta a calmarsi e rilassarsi.
Anche Jane Austen affermava:


Sedersi all’ombra, in una bella giornata,e guardare in alto verso le verdi colline lussureggianti, è il miglior riposo.

Misty Slopes

Ma il verde è un colore che da sempre è stato associato alla poesia:

Il romanzo ha tre colori: il giallo, il rosa, il nero. La poesia ha un solo colore: sta al verde. (Giorgio Weiss)


Federico García Lorca


E allora non credo che sia un caso se Neruda e Quasimodo abbiano dedicato tante poesie al verde:
Ode all'allegria
Il vento della stagione, Il vento verde
Verde deriva

Solo per citarne alcune.

E sempre rimanendo in ambito poetico:
Ode al verde bosco

Step 18: Le arti pittoriche



Autore: Silvestro Lega
Titolo: I fidanzati
Anno di esecuzione: 1869
Luogo di esposizione: Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci

Approfondimento su Silvestro Lega e i macchiaoli:
http://www.archimagazine.com/blega.htm
https://it.wikipedia.org/wiki/Silvestro_Lega
http://www.luccamuseum.com/it/node/152

Step 17: Il brevetto

Molti brevetti riguardano il verde, alcuni si riferiscono al "green building" un modo particolare di costruire gli edifici in cui si cerca di ricollegarsi alla natura, ma nel mio articolo voglio parlare di un brevetto particolare.
Come ci insegna la mamma andando a fare spesa si valuta innanzitutto il colore dell'alimento da comprare, questo ne denota la freschezza, ma nei cibi in scatola inizialmente era difficile preservare il verde, pertanto venne sviluppato questo metodo e brevettato:
https://www.google.it/patents/US2589037?dq=green&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjw8ufNs9vQAhViOJoKHTyEDtEQ6AEIWTAH

Numero di pubblicazione: US2589037 A
Inventori: Bendix Gordon H, Henry Robert E, Strodtz Norman H
Assegnatario originale: Continental Can Co
Data di pubblicazione: 11 marzo 1952
Data di registrazione: 23 marzo 1951

Approfondimenti sulla clorofilla, pigmento che dona il colore verde alle verdure:
http://s204832.blogspot.it/2016/11/step-14-chimica.html

sabato 26 novembre 2016

Step 16: Design

Unp dei più famosi oggetti di culto e design è senza dubbio la TS 502 realizzata dalla Brionvega di Milano nel 1964. La radio, nota anche come Cubo, in AM ed FM era veramente bella e funzionale.
Una copia della TS-502 e' esposta nei piu' importanti musei di arte moderna, come ad esempio il Museum of Modern Art in New York.
Ancora oggi viene riproposto esattamente identico al modello originale.
Designmag


Modello originale:
Claudiocostantini.it

La storia della radio, nonché sito ufficiale dell'azienda: http://www.radiocubo.it/

Voglio infine ricordare il celebre marchio Borotalco di Roberts che da sempre produce prodotti che hanno fatto la storia del design e da sempre ha come "colore dell'azienda" il verde.
Sito ufficiale con relativa storia: http://www.borotalco.it/storia.php
Varie foto delle più note confezioni di borotalco: http://curiosando708090.altervista.org/borotalco-roberts-carosello-19571965/

Per ulteriori informazioni:
Mostra a Milano sugli oggetti che han fatto la storia dell'industria
I più famosi oggetti di Design

sabato 19 novembre 2016

Step 15: Manifesti pubblicitari

Edward Bernays un secolo fa affermava che chi ha in mano la pubblicità ha il vero potere esecutivo del paese.
Tanto che con associazioni di ideali e immagini si possono spingere le persone a comprare i propri prodotti, ad esempio la American Tobacco Company negli anni '20 associò i diritti delle donne al fumo con profitti straordinari.
La pubblicità è una forma creativa che realizza informazioni commerciali per attirare possibili acquirenti, utilizzando i mezzi e i supporti a disposizione.
Questa si persegue anche attraverso i colori, pertanto nel blog di oggi cercherò di mostrare alcuni noti manifesti di color verde.

I primi manifesti furono di Joules Chéret e Tolouse Lautrec, il secondo in particolare fece pubblicità per il noto locale "Moulin Rouge" ma anche per varie mostre:
Tolouse Lautrec
Joules Chéret
Ducros Fils

In Italia l'arte dei manifesti fiorì per promuovere opere culturali, ma anche le prime grandi industrie contribuirono:

Marcello Dudovich
Leonetto Cappiello



All'inizio comunque erano i governi ad indirizzare le ideologie di massa attraverso l'uso dei manifesti, ma a partire dal secondo dopoguerra i privati ottennero sempre maggior spazio ed iniziarono a servirsi dei cartelloni stradali e dei settimanali per sponsorizzare i propri prodotti.
Si iniziò a creare le immagini servendosi degli studi di psicologi e sociologi.

Marcello Dudovich


E oggi?
Oggi oltre alle tecniche già viste si punta sempre di più alla battuta sagace, magari anche con un leggero doppio senso per rimanere impressa anche in chi guarda il cartellone distrattamente.

Autore sconosciuto, immagine trovata su tg24.com

Per ulteriori informazioni:




Step 14: Chimica

Oggi cercherò di approfondire il concetto di verde dal punto di vista chimico, in particolare quali pigmenti lo rappresentano.
L'argomento era stato introdotto qua.

Il principale colorante naturale è la clorofilla, un pigmento isolato nel 1817 da Caventou, si trova principalmente nei grani dei cloroplasti delle cellule vegetali.
La sua formula bruta è: C55 H72 O5N4 Mg

Immagine di pubblico dominio
Esistono 5 diverse strutture molecolari, ma la più diffusa è la clorifilla a.

David Richfield
Altri coloranti usati, soprattutto in ambito alimentare sono la chinolina e il verde s.
Per ulteriori informazioni riguardo alla clorofilla:

https://it.wikipedia.org/wiki/Clorofilla

Step 13: Il fumetto

Un collegamento naturale con il mondo dei colori è ovviamente quello dei fumetti, ovvero un testo composto da immagini e da parole.
Nei fumetti i colori possono comparire nelle vignetta, nelle copertine, oppure possono comparire nelle frasi pronunciate dai personaggi come avviene normalmente nei libri.
Ad esempio in "paperino milionario al verde" si nota come nel titolo si usi il colore per esprimere le ristrettezze economiche del noto personaggio Disney, per approfondire rimando ai modi di dire.
Proprio in questa storia appare per la prima volta il cugino di Paperino, Gastone, il noto papero fortunato che in seguito inizierà a vestirsi sempre di verde, come i quadrifogli che a lui portano bene.
 
L'espressione "essere al verde" è molto comune negli albi a fumetti di topolino, in particolare lo Zio Paperone, tanto tirchio quanto ricco, tende spesso a pronunciarla in quanto teme di perdere tutti i suoi soldi


In Dylan Dog invece viene usata come figura metaforica per esprimere rabbia


In questo post ho cercato il verde nelle cosiddette nuvolette, ma ricordo che molti famosi personaggi dei fumetti sono verdi, ad esempio Hulk ( Marvel), o vestiti di verde come Green Arrow ( DC).
Interessante è, infine, la teoria dei colori proposta in "Lanterna verde", fumetto DC dedicato ad una sorta di corpo di polizia interstellare dove i membri sono tutti vestiti di verde e traggono le proprie forze da un "anello del potere" di colore verde, tuttavia sono deboli al colore giallo. Ogni colore in questo universo è associato a determinati sentimenti e dona al portatore dell'elemento di potere capacità straordinarie.

domenica 13 novembre 2016

Step 12: In cucina!

Sappiamo bene quanto i colori influenzano il nostro stato d’animo, la nostra salute, quindi oggi cercherò di approfondire la correlazione tra cibi e colori.
Come è ben noto il primo assaggio avviene proprio con gli occhi, quindi è facile capire perché i colori siano importanti, addirittura c'è chi dice, seguendo la "cromocucina", che nella scelta di un piatto abbiano la stessa importanza che nella scelta di un vestito.
Oltre a questo primo aspetto ci sono anche le implicazioni per la salute e ogni colore in cucina si porta dietro determinate caratteristiche, ad esempio mangiare verde, sconfinando nei "consigli della nonna" o più in generale nella saggezza popolare, contribuisce a dare serenità e a sostenere il sistema nervoso.
I cibi di colore verde intenso andrebbero consumati nella prima parte della giornata: avocado, cetriolo, lattuga, rucola, olive. Da mezzogiorno a mezzanotte invece meglio alghe, asparagi, fagiolini.
E' molto utile in caso di mal di testa, nevralgie, febbri, gastrite, stanchezza oculare, ipertensione, paranoia, insonnia, ipertiroidismo e nervosismo, inoltre combatte i radicali liberi e abbassa il colesterolo.

Vanilla gelati Italiani
Le pietanze di color verde sono innumerevoli e tra le tante cito ad esempio il Crescione, ma dedicherò questo post al pistacchio, uno dei miei snack preferiti oltre che alimento da cui si ricava il mio gelato preferito.
I principali paesi produttori sono in medio oriente, mentre in Italia si coltiva solo in Sicilia, in particolare a Bronte, questa città è talmente importante per il pistacchio che "il pistacchio di Bronte" è D.O.P.
è di origine antichissima tanto che veniva già citato nella "Genesi" dell'"Antico Testamento".
Nel dialetto Brontese è chiamato "frastuca", termine corrotto derivante dall’arabo “fristach” e “frastuch”.
Naturalmente trattasi di traslitterazione dal momento che il suono della “p” mancando in lingua araba viene reso con la “f” o la “b”. Furono gli Arabi, dunque, strappando la Sicilia ai Bizantini, ad incrementare ed a attrezzarsi nella coltivazione del pistacchio.
è comunemente definito l'oro verde della sicilia.

Saporilucani.com
Lo chef Vissani dice del pistacchio di Bronte:
«Qui viviamo - afferma - l’apoteosi del pistacchio più buono al mondo.
Sembra quasi irreale, ma inve­ce è vero, con il suo gusto, la sua preziosità e la sua ele­ganza. A mio avviso in cucina dovrebbe essere utiliz­zato con par­simonia. Pochi chicchi, infatti, bastereb­bero per con­feri­re ai piatti il giusto gusto.
Pensate alla mortadella: i chicchi si possono contare sulle di­ta. Il gusto del pistacchio di Bronte - continua - è così bello che bisogna lasciarlo al retrogusto. E’ la prima volta - spiega - che vengo qui e vedo i pistac­chieti e non vi nascondo di essere rimasto col­pito, come sono rimasto ammirato dalle vostre azien­de all’avan­guar­dia nella lavorazione del pistacchio e guidate da giovani imprenditori che rappresentano il futuro»


Bellezzaebenessere.eu



Per ulteriori informazioni:
http://ilpistacchio.it/it/home-it/
https://www.greenme.it/spazi-verdi/guarire-con-i-colori/885-il-verde-in-cucina
http://www.bronteinsieme.it/4ec/pist_5ricette08.html

domenica 6 novembre 2016

Step11: Documento


Nel corso di questo blog sta emergendo sempre di più come i colori siano simboli estremamente importanti, capaci di influenzare le persone.
Sono fondamentali nei più svariati campi, dal cinema, alla musica passando ovviamente per il marketing, la filosofia e anche la politica.
Nell'articolo odierno studierò come il verde abbia fatto la storia, questa viene testimoniata da ciò che comunemente definiamo "documenti", infatti secondo il dizionario un documento è una "scrittura atta a fornire una prova o convalida in ambito burocratico, amministrativo, giuridico."
La ricerca non è stata facile, all'inizio avevo pensato di cercare testimonianze su come il verde avesse influenzato la moda, poi la politica e proprio su questo argomento ho trovato un tema non particolarmente dibatutto, ma sicuramente interessante.
Perché i colori della nostra bandiera sono il verde, bianco, rosso? Come tutti sappiamo la nostra bandiera era quella della repubblica cisalpina, modellata intorno a quella francese, ma perché il verde?
A questa domanda sono giunto grazie ad una polemica fatta nel 1990 dalla Lega Nord ( altro partito simboleggiato dal colore verde) in cui si accusava il tricolore, ed in particolare il verde, come simbolo massonico:

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/09/08/aboliamo-quel-tricolore-piduista.html

Ovviamente fu solo una delle tante uscite provocatorie prive di fondamento tipiche di una politica "populista", ma non tutti i mali vengono per nuocere, infatti questa animò una discussione intorno alla nostra bandiera e permise a tutti di informarsi meglio.

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/09/09/tricolore-massone-ma-che-stupidaggine.html

Il verde fu sostituito al blu perché era la tinta del biscione nello stemma dei Visconti, deriva da una tradizione tipicamente milanese e lombarda: era nella bandiera della Repubblica cispadana, poi cisalpina, con capitale a Milano.
Sempre a Milano il verde sventolò nelle Cinque giornate come simbolo anti imperialista e fu un colore caro anche alla repubblica romana di Mazzini e alle forze piemontesi di Carlo Alberto e sempre il monarca piemontese fece adottare il tricolore in opposizione alla bandiera dinastica.
Il tricolore, nato negli anni giacobini, rifletteva lo spirito universalistico tipico della rivoluzione francese.

Immagine tratta da Ilgiornale.it


Tutt'oggi sull'origine del tricolore rimangono molte teorie, pertanto cercando di essere quanto più esaustivo possibile lascio un ulteriore articolo:

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/travaglio-e-tricolore-francese-non-italiano-1192196.html

sabato 29 ottobre 2016

Step10: Emblemi

La psicologia dei colori è uno degli ambiti più dibattuti nel mondo del marketing, infatti la maggior parte dei discorsi si basa più su intuizione che su basi scientifiche.
Questi hanno particolare importanza nel "branding", infatti secondo alcuni studi i colori possono influenzare fino al 90% delle decisioni impulsive negli acquisti.
Il logo ed il suo colore devono adattarsi alla tipologia dell'oggetto e al suo prezzo, inoltre deve essere ben riconoscibile perché la gente tende a fidarsi se ha già avuto buone esperienze in passato con quella ditta.
Gli uomini sembrano preferire i colori accesi, ma con tonalità scure, mentre le donne preferiscono i colori tenui e chiari, in entrambi i sessi il colore preferito in media è il blu.

Intraprendere.net

Non c'è bisogno di spendere molto per creare un buon logo, ad esempio il celebre logo della Nike costò solo 35 dollari, ma bisogna riflettere su cosa si vuole comunicare.
Il verde nei loghi è solitamente usato per comunicare calma, armonia e speranza.

Per il mio blog ho scelto di parlare del celebre marchio di Starbucks:

Marchio di Starbucks


Il logo nasce da un'incisione nordica del 15esimo secolo, la sirena doveva rappresentare l'irresistibile richiamo del loro caffè, inoltre il logo originariamente era di colore marrone.
Nel 1987 subì un primo restyling, si "pulì" il marchio e si introdusse il verde acqua, cambiò nuovamente nel 1992 e adottò la sfumatura di verde che tutt'ora usa.
L'ultimo cambiamento subito dal logo fu nel 2011 quando seguendo la scia di apple e nike rimosse il nome "sturbucks", fu una scelta audace, ma dovuta alla consapevolezza dell'importanza ormai globale assunta dal loro prodotto e dalla loro riconoscibilità.
Il cambio di colore da marrone a verde fu dovuto ad un cambio di politica dell'azienda, fino all'87 Starbucks vendeva chicchi di caffè e altre spezie, da quell'anno iniziò a vendere direttamente i caffè, il verde essendo tipicamente abbinato alla calma e al relax si adattava perfettamente al nuovo piano aziendale e per elevarsi a tutti gli effetti allo stato di bar e luogo di ritrovo.

Step 9: Abbecedario

L'alfabeto delle parole e dei concetti che richiamano il verde, utile prontuario per ogni evenienza.
Ogni parola, se clickata, rimanda ad una pagina dove poter approfindere, se gli argomenti sono stati trattati nel blog rimandano allo step preciso, altrimenti alla pagina di wikipedia.

A come Abruzzo
B come Broccoli
C come Clorofilla
D come Dollaro
E come Erba
F come Folletto
G come Giovane
H come Habitat
I come Islam
K come Kiwi
L come Lime
M come Menta
N come Numero
O come Osiride
P come Pollice
Q come Quadro
R come Rosmarino
S come Smeraldo
T come Trifoglio
U come Uccello
V come Vigore
Z come Zucchini

Step 8: La saggezza popolare

Nello Step 6 si è studiato il verde nella scienza, ma nella cultura popolare ai colori sono sempre stati affidate simbologie che spaziavano dai sentimenti a saperi "pseudoscientifici", di seguito cercherò di riportare i più noti:

Il verde nella storia è stato abbinato alla giovinezza e alla natura, e di conseguenza quando qualcuno possiede capacità botaniche sopra la media spesso si dice che "ha il pollice verde".
Da questa associazione nasce anche l'espressione "anni verdi", in inglese invece "green cheese" è usato per indicare qualcosa di nuovo, mentre "greenhorn" una persona non ancora esperta.

Con il verde si indicano anche alcuni sentimenti, ad esempio come cantava Amedeo Minghi "Verde è la speranza", tratto dal noto detto veneto "la speranza xe verde".
L'associazione con la speranza è molto antica, tanto che era già usata da Dante nel Purgatorio.

Il denaro in america viene spesso associato al verde, infatti i dollari possono essere anche chiamati "verdoni", mentre in italia con la frase "sono al verde" si indicano ristrettezze economiche, i due concetti non sono collegati, infatti il secondo caso deriva dai tronchetti dei ceri, che una volta consumati mostrano la colorazione della base che li sostiene.

Il modo di dire più famoso è sicuramente "L'erba del vicino è sempre più verde", in questo caso si usa il verde come colore della gelosia.

"Non ogni verde fa fiore, non ogni fiore fa frutto" tipico proverbio derivato dalla saggezza popolare in cui si esorta a non fidarsi delle apparenze.

Infine alcune righe sulle superstizioni:
Si dice che indossare indumenti verdi in mare porti sfortuna, è una credenza molto diffusa in ogni parte del mondo, in italia addirittura il verde non deve comparire tra i colori della barca.
Alla nascita di questa leggenda esistono svariate teorie, c'è chi afferma che i morti venissero avvolti in teli verdi per confondersi tra le alghe una volta gettati in mare, così che non venissero mangiati dai pesci, altri invece associano il verde al colore degli ufficiali riportati a casa dopo la morte, questi a causa del lungo lasso di tempo arrivavano ormai ammuffiti.
Secondo altre teorie invece il verde sarebbe un colore nefasto in quanto segno di muffa nell'imbarcazione.
è anche un colore sfortunato a teatro, ma solo in Francia, infatti Molière poco prima di morire indossò durante una recitazione un vestito verde.

lunedì 24 ottobre 2016

Step 7: Il verde al cinema

Dopo aver visto il rapporto tra musica e colori, viene naturale chiedersi come il verde abbia influenzato la storia del cinema.

Poster del film
A teatro e al cinema il verde fu spesso associato con gli horror e le storie dei fantasmi.
Quando ancora il cinema era in bianco e nero già si tendeva a rappresentare, ad esempio nella locandina, il mostro in verde, si pensi a Frankenstain o a ai primi Dracula, con il celeberrimo makeup di Bela Lugosi.









Moonrise kingdom
Film del 2012 di Wes Anderson, uno dei registi che più usa i colori e gioca con le svariate sfumature.
Famoso per l’utilizzo del rosso e del giallo, riesce a dare spazio anche al verde nel film Moonrise Kingodom – Una fuga d’amore.
La tonalità infatti risulta ideale per fare da sfondo ad una storia bucolica e ambientata nella natura incontaminata. Colore tradizionalmente associato proprio alla natura e, in generale, a sensazioni rilassate, il verde si armonizza perfettamente alle atmosfere della pellicola.

Immagine del film, tratta da Sentio.it


Il pianeta verde
è un film del 1996 diretto da Coline Serreau. Il film tratta, con umorismo ed esternalità, i problemi del mondo occidentale: la frenesia, l'abuso di comando, l'inquinamento ed il consumo selvaggio delle risorse naturali e degli spazi.
Infatti in questo film esistono due pianeti, uno detto "pianeta verde", appartenente ad una  razza più evoluta degli uomini, hanno già superato la rivoluzione industriale e ora vivono in pace con la natura, l'altro è il "pianeta azzurro" ovvero la Terra.

Il miglio verde
Celebre film di Frank Darabont con Tom Hanks e Michael Clarke Duncan del 1999.
Il film è tratto dal celebre romanzo di Stephen King e deve il suo nome al percorso verso la sedia elettrica, infatti l'ultimo miglio che i condannati a morte percorrevano è caratterizzato da una pavimentazione verde.

Il carcere del film

domenica 23 ottobre 2016

Step 6: Il verde nella scienza

Gli oggetti e gli ambienti che ci circondano sono in gran parte colorati, quindi nel tempo è venuto naturale studiare il colore nelle varie scienze, ovviamente si è partiti dalla fisica, e dalla sua branchia ovvero l'ottica, si è poi passati alla chimica e alla biologia.

Innanzitutto è bene precisare che i diversi colori sono dovuti dal fatto che la luce si diffonde attraverso onde di diversa lunghezza: ad ogni onda corrisponde un colore.
Sebbene i fenomeni cromatici siano stati indagati fin dall'antichità, la prima compiuta teoria sulla loro origine fu formulata nel 1672 dal fisico inglese Isaac Newton, il quale dimostrò che la luce, che vediamo bianca, è in realtà composta dai sette colori dello spettro solare. Nei decenni successivi agli esperimenti di newton, diversi scienziati si interessarono allo studio del colore, ma si dovrà attendere il diciannovesimo secolo per trovare studi che influiscano direttamente sulle ricerche degli artisti. Goethe nella sua "teoria dei colori" pensava che un fenomeno naturale come quello dei colori, apportatore di intense emozioni estetiche ed emotive, non potesse essere spiegato attraverso una teoria scientifica meccanicistica come quella di Newton, che venne quindi criticata.
Inoltre Newton affermava che la luce scaturiva dai colori, Ghoete capì che era il contrario.
La Teoria ebbe un importante seguito nel mondo dell'arte, poneva al centro della fenomenologia dei colori l'uomo e i suoi sensi.
Infatti si accorse che un dato colore veniva percepito in modo diverso a seconda dello sfondo su cui era posto. Studiando poi le ombre, Goethe si rese conto che alla visione di un colore l'occhio reagisce tingendo i colori adiacenti con il suo complementare, individuabile nel cerchio di Newton come il suo opposto. Ad esempio l'occhio tende a vedere le ombre proiettate da un luce verde come fortemente colorate di rosso.

Ottica:
Nell'ottica il verde è evocato dalla radiazione elettromagnetica di lunghezza d'onda 495-570 nm, in condizioni di scarsa luminosità l'occhio è più sensibile alla radiazione di 507 nm, in condizioni alta luminosità a 555 nm.
Nella teoria dei colori additiva, ovvero la teoria usata per creare i colori nei dipinti, il verde è creato dalla somma del blu e del giallo, mentre nella teoria rgb è uno dei colori primari.
Mattia Frigeri


Mineralogia:
Molti minerali forniscono pigmenti che nel tempo furono usati per creare il verde, sono pigmenti che riflettono il verde ( secondo le teorie di Ghoete), anziché emetterlo per luminescenza.
Il più famoso è lo smerado, che deve il suo colore a tracce di Cromo e Vanadio, il verde smeraldo fu inoltre colore dell'anno nel 2013 secondo la società Pantone.


Roseinthewind

Biologia:
Il verde è inoltre un colore molto comune in natura grazie alla clorofilla, elemento fondamentale per la fotosintesi.
La clorofilla infatti assorbe bene le lunghezze d'onda relative al blu e al rosso, mentre tende a respingere quelle verdi
GFDL

Anche molti animali sono verdi, per camuffarsi, specialmente anfibi e rettili
Immagine di dominio pubblico


Sull'uomo:
In seguito si studiò la contrapposizione tra i colori caldi e quelli freddi, e come questi influenzavano l'uomo.
Si capì che c'era una correlazione termica, a prima vista può destar sorpresa, ma il verde-blu rallenta la circolazione sanguigna, mentre il rosso-arancio l'attiva.

Lilallisun
Infine ricordo che negli occhi verdi, in realtà non c'è alcun pigmento verde, ma è un'illusione ottica, è un marrone chiaro con una bassa concentrazione di melanina.

sabato 22 ottobre 2016

Step 5: Verde come la musica

Nonostante la musica e i colori sembrino realtà inconciliabili, una sinestesia come si suol dire negli ambienti letterari, l'abbinamento è uno dei più ricorrenti della storia forse a causa di come è strutturata la nostra mente.
Alcune persone più sensibili di altre riescono naturalmente a collegare una canzone ad un colore, tale condizione viene detta "cromestesia".
è una condizione piuttosto rara, ma proprio alcuni dei più grandi pittori di tutti i tempi ebbero questa dote, tra i più famosi Vincent Van Gogh e Kandinsky.
Citando il Russo:

“Il colore è un mezzo di esercitare sull’anima un’influenza diretta. Il colore è un tasto, l’occhio il martelletto che lo colpisce, l’anima lo strumento dalle mille corde”

In questo post invece cercherò di mostrare come i cantanti abbiano usato i colori per esprimere le loro emozioni.

Il verde nella musica italiana è stato spesso associato ai suoi significati più simbolici.

Max Gazzè: Nel Verde



Renato Zero: Amore al verde




Cito inoltre: Verde è la speranza di Amedeo Minghi, facilmente reperibile su Spotify.

In America invece il verde è stato più spesso associato alle sensazioni.

Limp Bizkit: Red light green light



Tratta dal cosiddetto "green album" ovvero "Results may vary", i Limp Bizkit sono una celebre band Nu metal, predecessori dei Linkin Park.
Consiglio inoltre di ascoltare la cover di "Behind blue eyes" contenuta in questo album, uno dei più grandi capolavori del rock.

Pink Floyd: Green is the colour



Singolo tratto dall'album "Soundtrack for the film More", durante i concerti era suonata in modo più lento ed acustico.
L'organo è usato per simboleggiare la calma da cui è contraddistinto il pezzo

Una menzione speciale va al Green Album dei R.E.M., sesto album della band, ma primo vero successo internazionale.

venerdì 21 ottobre 2016

Step 4: Il verde nel mito

Il verde nelle varie culture è spesso stato associato alla natura e al rinnovamento, è il colore degli spiriti d'acqua e delle ninfe dei boschi, dei folletti e degli elfi.
Per questo nel tempo al verde si sono associate le forze capricciose che si oppongono all'autorità, infatti di tali colori si vestivano Robin Hood e Peter Pan, l'eterno bambino oltre che forza capricciosa rappresenta anche la giovinezza e il vigore, tutti concetti affini al verde.


Egizi:
I giardini nell'antico Egitto erano un simbolo di rinascita, di conseguenza il dio Osiride, signore dell'oltretomba, era rappresentato con la faccia verde.
Il verde era il simbolo della rigenerazione e della rinascita oltre che delle coltivazioni possibili grazie alle annuali esondazioni del Nilo.
In generale il verde aveva delle associazioni positive, il geroglifico usato rappresentava la crescita, il vigore e la natura.






Si può notare un naturale collegamento tra le rappresentazioni religiose e il significato del verde nelle varie lingue, per ulteriori informazioni riguardo questo secondo aspetto consulta:

http://s204832.blogspot.it/2016/10/step-02-il-verde-nelle-lingue.html




Islam:
Il verde è un tipico colore dell'Islam.
I vestiti e lo stendardo di Maometto erano verdi, così come i vestiti di coloro che sono ammessi in paradiso. Il verde era considerato il colore a metà tra la luce e l'oscurità.

Cristiani:
Un'associazione tra verde e vestiti si può notare anche nel cristianesimo, infatti i vestiti liturgici del tempo ordinario sono verdi.
Il verde è il colore della Pentecoste e uno dei colori del Natale, probabilmente a causa di alcune tradizione precristiane, dove si veneravano gli alberi sempreverdi in quanto riuscivano a mantenere il loro "colore" anche durante l'inverno.
Questi alberi erano usati anche dai Romani per venerare il solstizio d'inverno durante i Saturnalia.
Il verde ( Pantone 347) è inoltre il colore di San Patrizio, uno dei patroni degli Irlandesi che a lui dedicano il 17 marzo, in questa data la simbologia del verde è tanto sentita che alcuni artisti, non religiosi, hanno iniziato a ritenere il 17 marzo la festa del colore verde.



Buddismo:
Nel Buddismo simboleggia l'esorcismo e uno dei cinque Buddha trascendentali, ogni Buddha ha la capacità di trasformare una caratteristica negativa dell'uomo in positiva, quello verde, in particolare trasforma la gelosia in saggezza di realizzazione.
Inoltre secondo il codice della religione, nei dipinti ( molto importanti per rappresentare i concetti più astratti) il verde dovrebbe essere usato per rappresentare il Nord.

 Esempio di Mandàla, uno dei tipici quadri di sabbie colorate fatto per essere distrutto



domenica 16 ottobre 2016

Step 3: I codici del colore

A causa dei problemi nell'identificare univocamente un colore, come abbiamo visto nel post precedente durante la traduzione della parola "verde", è diventato necessario nel tempo identificare i colori tramite appositi codici che avessero valenza universale.

Esistono varie scale, pertanto riporterò il verde nelle principali:

HEX: #00FF00
RGB: ( 0; 255; 0)
CMYK: ( 100; 0; 100; 0)
HSV: ( 100°; 100%; 100%), ovvero tonalità, saturazione e luminosità
HSL: ( 120°; 100%; 50%)
HSB: ( 120; 100; 100)
RAL: 6038

Nella scala RGB i colori vengono formati per addizione dei tre colori principali, ovvero rosso, verde e blu, essendo il verde uno dei colori primari è formato solo da se stesso.

Un altro metodo per classificare i colori è il sistema Pantone, un sistema messo a punto negli anni cinquanta per poterli classificare “tradurli” nel sistema di stampa a quadricromia CMYK (ciano, magenta, giallo e nero) semplicemente grazie a un codice, grazie ad una sorta di libro denominato in italiano “mazzetta” è possibile “sfogliare” i colori e selezionarli.
Non c'è il verde che associamo al codice HEX: #00FF00, ma i colori che più si avvicinano sono: Pantone solid coated 802 C, Pantone solid uncoated 802U e Pentone pastels neons coated 802C

Oltre ai link di spiegazione delle varie scale, riporto questo utile convertitore, in questo caso già preimpostato sul verde:
http://rgb.to/hex/00ff00

E ricordo che per chi vuole "giocare" con i colori, cercando alcuni colori come il pantone 354 google ci mostra questo utile tool:

sabato 15 ottobre 2016

Step 02: Il verde nelle lingue

Come accennato nell'articolo precedente non tutte le culture indicano con "verde" la stessa radiazione elettromagnetica.
Alcuni indicano una radiazione più corta tendente al blu, altri più lunga tendente al giallo, oggi cercherò di approfondire questo aspetto e indicare le traduzioni in quante più lingue possibili.

Molte culture tra cui il cinese, il giapponese antico, il vietnamita indicano con la stessa parola ( utilizzano lo stesso kanji pronunciato in modo diverso a seconda della regione) il blu e il verde.
La parola che nel giapponese antico rappresentava il verde, oggi rappresenta il blu, mentre per il verde si usa un nuovo termine.
Questa ambiguità è presente anche in alcune lingue non europee dove si indica con "verde" un'accezione di colori più tendenti a quello che noi definiremmo verde acqua, mentre in altre si intende un colore tra il verde ed il giallo.
In particolare il "verde" si trova come categoria separata solo nelle lingue in cui la gradazione dei sei colori principali è completamente sviluppata ( bianco, nero, rosso, verde, giallo e blu).
Nel persiano ad esempio manca la distinzione tra verde, blu e nero, pertanto vengono tutti indicati dallo stesso termine e distinti a seconda del contesto.

Traduzioni:
Inglese: Green
Francese: Vert
Cinese mandarino moderno:  ( lán) oppure  ( lǜ)
Giapponese:   ( midori)
Greco: πράσινος ( prásinos)
Olandese: Groen
Polacco: Zielony
Tedesco: Grün
Bulgaro: зелен ( zelen)
Croato: Zelena
Catalano: Verd
Basco: Berdea
Svedese: Grön
Spagnolo e Portoghese: Verde

Nelle lingue antiche:
Cinese Mandarino antico:  ( Qīng)
Giapponese antico:  ( Ao)
Sino-vietnamita:  ( Thanh)
Protoindoeuropeo: Ghvar
Latino: Virĭdis
Anglosassone: Greno
Greco antico:  χλωρός ( khlōrós) ( Il colore del cloro)
Persiano: سبز ( Sabz)

Step 01: Origine del termine e accezioni cromatiche

Il verde è un colore molto presente in natura grazie alla clorofilla, infatti la parola "verde" in italiano deriva dal termine latino "virĭdis" ovvero essere verdi, ma anche fiorente, vivo, vigoroso, pieno di salute proprio a testimoniare questo collegamento tra la natura e il verde.


Ciò è testimoniato anche in inglese dove "green" deriva dall'anglosassone "greno" che significa erba e crescita. L'origine ultima del termine latino è ignota, forse deriva dal protoindoeuropeo "ghvar" che significa essere verdi o gialli per estensione di splendere. Noteremo nel nostro percorso che questa ambiguità tra verde e giallo è presente anche in altri linguaggi.

Autore non trovato, immagine presa da copygirlonline

Cromaticamente è a metà tra il blu e il giallo, seconda la fisica la sua lunghezza d'onda è tra i 520 e i 570 nm e le sue principali gradazioni sono:
Verde elettrico, verde foglia, verde irlandese, verde islam, verde ufficio e verde vagone.
In alcuni linguaggi ci si riferisce con il termine "verde" a quello che comunemente noi definiamo verde acqua ( 450-530 nm), in altri ad un misto tra verde e giallo ( 530-590 nm).

Fonti:
https://en.wikipedia.org/wiki/Green

http://www.lineagraficabertelli.it/letimologia-dei-colori/

Introduzione: La cultura del colore

Oggi inizio questa mia avventura nel mondo dei blog, questa pagina nasce grazie all'esame di "Storia delle cose. Anatomia e antropologia degli oggetti" con l'obiettivo di studiare il mondo dei colori ed in particolare il Verde.

La prima domanda che viene spontanea è perché i colori? Come si collegano alla storia degli oggetti?
I colori influenzano profondamente la nostra vita, basti pensare a grandi artisti e ai grandi scrittori che hanno abbinato addirittura i colori all'animo umano:
Il colore è un potere che influenza direttamente l'anima. ( kandinsky)
Ogni persona ha un suo proprio colore, una tonalità la cui luce trapela appena appena lungo i contorni del corpo. Una specie di alone. Come nelle figure viste in controluce. ( Murakami)

Ma non solo gli uomini "hanno un colore" anche gli oggetti che usiamo tutti i giorni e questo è scelto attentamente per suscitare particolari emozioni, addirittura il colore di certi oggetti che durante la storia dell'uomo sono stati fondamentali per la sopravvivenza talvolta vennero idolatrati ad esempio la terracotta presso i greci oppure il verde presso i mussulmani.
Alcune culture come quella orientale dava molta importanza al colore mentre considerava le forme meschine, al contrario altre come quella occidentale precristiana reputava più importanti le seconde.
Nel corso di questo blog cercherò di fornire una visione a tutto tondo sul verde parlando di come appaia nella lingua, nelle religioni, nella storia, nella psicologia, nei modi di dire e molto altro, restate collegati!