sabato 29 ottobre 2016

Step10: Emblemi

La psicologia dei colori è uno degli ambiti più dibattuti nel mondo del marketing, infatti la maggior parte dei discorsi si basa più su intuizione che su basi scientifiche.
Questi hanno particolare importanza nel "branding", infatti secondo alcuni studi i colori possono influenzare fino al 90% delle decisioni impulsive negli acquisti.
Il logo ed il suo colore devono adattarsi alla tipologia dell'oggetto e al suo prezzo, inoltre deve essere ben riconoscibile perché la gente tende a fidarsi se ha già avuto buone esperienze in passato con quella ditta.
Gli uomini sembrano preferire i colori accesi, ma con tonalità scure, mentre le donne preferiscono i colori tenui e chiari, in entrambi i sessi il colore preferito in media è il blu.

Intraprendere.net

Non c'è bisogno di spendere molto per creare un buon logo, ad esempio il celebre logo della Nike costò solo 35 dollari, ma bisogna riflettere su cosa si vuole comunicare.
Il verde nei loghi è solitamente usato per comunicare calma, armonia e speranza.

Per il mio blog ho scelto di parlare del celebre marchio di Starbucks:

Marchio di Starbucks


Il logo nasce da un'incisione nordica del 15esimo secolo, la sirena doveva rappresentare l'irresistibile richiamo del loro caffè, inoltre il logo originariamente era di colore marrone.
Nel 1987 subì un primo restyling, si "pulì" il marchio e si introdusse il verde acqua, cambiò nuovamente nel 1992 e adottò la sfumatura di verde che tutt'ora usa.
L'ultimo cambiamento subito dal logo fu nel 2011 quando seguendo la scia di apple e nike rimosse il nome "sturbucks", fu una scelta audace, ma dovuta alla consapevolezza dell'importanza ormai globale assunta dal loro prodotto e dalla loro riconoscibilità.
Il cambio di colore da marrone a verde fu dovuto ad un cambio di politica dell'azienda, fino all'87 Starbucks vendeva chicchi di caffè e altre spezie, da quell'anno iniziò a vendere direttamente i caffè, il verde essendo tipicamente abbinato alla calma e al relax si adattava perfettamente al nuovo piano aziendale e per elevarsi a tutti gli effetti allo stato di bar e luogo di ritrovo.

Step 9: Abbecedario

L'alfabeto delle parole e dei concetti che richiamano il verde, utile prontuario per ogni evenienza.
Ogni parola, se clickata, rimanda ad una pagina dove poter approfindere, se gli argomenti sono stati trattati nel blog rimandano allo step preciso, altrimenti alla pagina di wikipedia.

A come Abruzzo
B come Broccoli
C come Clorofilla
D come Dollaro
E come Erba
F come Folletto
G come Giovane
H come Habitat
I come Islam
K come Kiwi
L come Lime
M come Menta
N come Numero
O come Osiride
P come Pollice
Q come Quadro
R come Rosmarino
S come Smeraldo
T come Trifoglio
U come Uccello
V come Vigore
Z come Zucchini

Step 8: La saggezza popolare

Nello Step 6 si è studiato il verde nella scienza, ma nella cultura popolare ai colori sono sempre stati affidate simbologie che spaziavano dai sentimenti a saperi "pseudoscientifici", di seguito cercherò di riportare i più noti:

Il verde nella storia è stato abbinato alla giovinezza e alla natura, e di conseguenza quando qualcuno possiede capacità botaniche sopra la media spesso si dice che "ha il pollice verde".
Da questa associazione nasce anche l'espressione "anni verdi", in inglese invece "green cheese" è usato per indicare qualcosa di nuovo, mentre "greenhorn" una persona non ancora esperta.

Con il verde si indicano anche alcuni sentimenti, ad esempio come cantava Amedeo Minghi "Verde è la speranza", tratto dal noto detto veneto "la speranza xe verde".
L'associazione con la speranza è molto antica, tanto che era già usata da Dante nel Purgatorio.

Il denaro in america viene spesso associato al verde, infatti i dollari possono essere anche chiamati "verdoni", mentre in italia con la frase "sono al verde" si indicano ristrettezze economiche, i due concetti non sono collegati, infatti il secondo caso deriva dai tronchetti dei ceri, che una volta consumati mostrano la colorazione della base che li sostiene.

Il modo di dire più famoso è sicuramente "L'erba del vicino è sempre più verde", in questo caso si usa il verde come colore della gelosia.

"Non ogni verde fa fiore, non ogni fiore fa frutto" tipico proverbio derivato dalla saggezza popolare in cui si esorta a non fidarsi delle apparenze.

Infine alcune righe sulle superstizioni:
Si dice che indossare indumenti verdi in mare porti sfortuna, è una credenza molto diffusa in ogni parte del mondo, in italia addirittura il verde non deve comparire tra i colori della barca.
Alla nascita di questa leggenda esistono svariate teorie, c'è chi afferma che i morti venissero avvolti in teli verdi per confondersi tra le alghe una volta gettati in mare, così che non venissero mangiati dai pesci, altri invece associano il verde al colore degli ufficiali riportati a casa dopo la morte, questi a causa del lungo lasso di tempo arrivavano ormai ammuffiti.
Secondo altre teorie invece il verde sarebbe un colore nefasto in quanto segno di muffa nell'imbarcazione.
è anche un colore sfortunato a teatro, ma solo in Francia, infatti Molière poco prima di morire indossò durante una recitazione un vestito verde.

lunedì 24 ottobre 2016

Step 7: Il verde al cinema

Dopo aver visto il rapporto tra musica e colori, viene naturale chiedersi come il verde abbia influenzato la storia del cinema.

Poster del film
A teatro e al cinema il verde fu spesso associato con gli horror e le storie dei fantasmi.
Quando ancora il cinema era in bianco e nero già si tendeva a rappresentare, ad esempio nella locandina, il mostro in verde, si pensi a Frankenstain o a ai primi Dracula, con il celeberrimo makeup di Bela Lugosi.









Moonrise kingdom
Film del 2012 di Wes Anderson, uno dei registi che più usa i colori e gioca con le svariate sfumature.
Famoso per l’utilizzo del rosso e del giallo, riesce a dare spazio anche al verde nel film Moonrise Kingodom – Una fuga d’amore.
La tonalità infatti risulta ideale per fare da sfondo ad una storia bucolica e ambientata nella natura incontaminata. Colore tradizionalmente associato proprio alla natura e, in generale, a sensazioni rilassate, il verde si armonizza perfettamente alle atmosfere della pellicola.

Immagine del film, tratta da Sentio.it


Il pianeta verde
è un film del 1996 diretto da Coline Serreau. Il film tratta, con umorismo ed esternalità, i problemi del mondo occidentale: la frenesia, l'abuso di comando, l'inquinamento ed il consumo selvaggio delle risorse naturali e degli spazi.
Infatti in questo film esistono due pianeti, uno detto "pianeta verde", appartenente ad una  razza più evoluta degli uomini, hanno già superato la rivoluzione industriale e ora vivono in pace con la natura, l'altro è il "pianeta azzurro" ovvero la Terra.

Il miglio verde
Celebre film di Frank Darabont con Tom Hanks e Michael Clarke Duncan del 1999.
Il film è tratto dal celebre romanzo di Stephen King e deve il suo nome al percorso verso la sedia elettrica, infatti l'ultimo miglio che i condannati a morte percorrevano è caratterizzato da una pavimentazione verde.

Il carcere del film

domenica 23 ottobre 2016

Step 6: Il verde nella scienza

Gli oggetti e gli ambienti che ci circondano sono in gran parte colorati, quindi nel tempo è venuto naturale studiare il colore nelle varie scienze, ovviamente si è partiti dalla fisica, e dalla sua branchia ovvero l'ottica, si è poi passati alla chimica e alla biologia.

Innanzitutto è bene precisare che i diversi colori sono dovuti dal fatto che la luce si diffonde attraverso onde di diversa lunghezza: ad ogni onda corrisponde un colore.
Sebbene i fenomeni cromatici siano stati indagati fin dall'antichità, la prima compiuta teoria sulla loro origine fu formulata nel 1672 dal fisico inglese Isaac Newton, il quale dimostrò che la luce, che vediamo bianca, è in realtà composta dai sette colori dello spettro solare. Nei decenni successivi agli esperimenti di newton, diversi scienziati si interessarono allo studio del colore, ma si dovrà attendere il diciannovesimo secolo per trovare studi che influiscano direttamente sulle ricerche degli artisti. Goethe nella sua "teoria dei colori" pensava che un fenomeno naturale come quello dei colori, apportatore di intense emozioni estetiche ed emotive, non potesse essere spiegato attraverso una teoria scientifica meccanicistica come quella di Newton, che venne quindi criticata.
Inoltre Newton affermava che la luce scaturiva dai colori, Ghoete capì che era il contrario.
La Teoria ebbe un importante seguito nel mondo dell'arte, poneva al centro della fenomenologia dei colori l'uomo e i suoi sensi.
Infatti si accorse che un dato colore veniva percepito in modo diverso a seconda dello sfondo su cui era posto. Studiando poi le ombre, Goethe si rese conto che alla visione di un colore l'occhio reagisce tingendo i colori adiacenti con il suo complementare, individuabile nel cerchio di Newton come il suo opposto. Ad esempio l'occhio tende a vedere le ombre proiettate da un luce verde come fortemente colorate di rosso.

Ottica:
Nell'ottica il verde è evocato dalla radiazione elettromagnetica di lunghezza d'onda 495-570 nm, in condizioni di scarsa luminosità l'occhio è più sensibile alla radiazione di 507 nm, in condizioni alta luminosità a 555 nm.
Nella teoria dei colori additiva, ovvero la teoria usata per creare i colori nei dipinti, il verde è creato dalla somma del blu e del giallo, mentre nella teoria rgb è uno dei colori primari.
Mattia Frigeri


Mineralogia:
Molti minerali forniscono pigmenti che nel tempo furono usati per creare il verde, sono pigmenti che riflettono il verde ( secondo le teorie di Ghoete), anziché emetterlo per luminescenza.
Il più famoso è lo smerado, che deve il suo colore a tracce di Cromo e Vanadio, il verde smeraldo fu inoltre colore dell'anno nel 2013 secondo la società Pantone.


Roseinthewind

Biologia:
Il verde è inoltre un colore molto comune in natura grazie alla clorofilla, elemento fondamentale per la fotosintesi.
La clorofilla infatti assorbe bene le lunghezze d'onda relative al blu e al rosso, mentre tende a respingere quelle verdi
GFDL

Anche molti animali sono verdi, per camuffarsi, specialmente anfibi e rettili
Immagine di dominio pubblico


Sull'uomo:
In seguito si studiò la contrapposizione tra i colori caldi e quelli freddi, e come questi influenzavano l'uomo.
Si capì che c'era una correlazione termica, a prima vista può destar sorpresa, ma il verde-blu rallenta la circolazione sanguigna, mentre il rosso-arancio l'attiva.

Lilallisun
Infine ricordo che negli occhi verdi, in realtà non c'è alcun pigmento verde, ma è un'illusione ottica, è un marrone chiaro con una bassa concentrazione di melanina.

sabato 22 ottobre 2016

Step 5: Verde come la musica

Nonostante la musica e i colori sembrino realtà inconciliabili, una sinestesia come si suol dire negli ambienti letterari, l'abbinamento è uno dei più ricorrenti della storia forse a causa di come è strutturata la nostra mente.
Alcune persone più sensibili di altre riescono naturalmente a collegare una canzone ad un colore, tale condizione viene detta "cromestesia".
è una condizione piuttosto rara, ma proprio alcuni dei più grandi pittori di tutti i tempi ebbero questa dote, tra i più famosi Vincent Van Gogh e Kandinsky.
Citando il Russo:

“Il colore è un mezzo di esercitare sull’anima un’influenza diretta. Il colore è un tasto, l’occhio il martelletto che lo colpisce, l’anima lo strumento dalle mille corde”

In questo post invece cercherò di mostrare come i cantanti abbiano usato i colori per esprimere le loro emozioni.

Il verde nella musica italiana è stato spesso associato ai suoi significati più simbolici.

Max Gazzè: Nel Verde



Renato Zero: Amore al verde




Cito inoltre: Verde è la speranza di Amedeo Minghi, facilmente reperibile su Spotify.

In America invece il verde è stato più spesso associato alle sensazioni.

Limp Bizkit: Red light green light



Tratta dal cosiddetto "green album" ovvero "Results may vary", i Limp Bizkit sono una celebre band Nu metal, predecessori dei Linkin Park.
Consiglio inoltre di ascoltare la cover di "Behind blue eyes" contenuta in questo album, uno dei più grandi capolavori del rock.

Pink Floyd: Green is the colour



Singolo tratto dall'album "Soundtrack for the film More", durante i concerti era suonata in modo più lento ed acustico.
L'organo è usato per simboleggiare la calma da cui è contraddistinto il pezzo

Una menzione speciale va al Green Album dei R.E.M., sesto album della band, ma primo vero successo internazionale.

venerdì 21 ottobre 2016

Step 4: Il verde nel mito

Il verde nelle varie culture è spesso stato associato alla natura e al rinnovamento, è il colore degli spiriti d'acqua e delle ninfe dei boschi, dei folletti e degli elfi.
Per questo nel tempo al verde si sono associate le forze capricciose che si oppongono all'autorità, infatti di tali colori si vestivano Robin Hood e Peter Pan, l'eterno bambino oltre che forza capricciosa rappresenta anche la giovinezza e il vigore, tutti concetti affini al verde.


Egizi:
I giardini nell'antico Egitto erano un simbolo di rinascita, di conseguenza il dio Osiride, signore dell'oltretomba, era rappresentato con la faccia verde.
Il verde era il simbolo della rigenerazione e della rinascita oltre che delle coltivazioni possibili grazie alle annuali esondazioni del Nilo.
In generale il verde aveva delle associazioni positive, il geroglifico usato rappresentava la crescita, il vigore e la natura.






Si può notare un naturale collegamento tra le rappresentazioni religiose e il significato del verde nelle varie lingue, per ulteriori informazioni riguardo questo secondo aspetto consulta:

http://s204832.blogspot.it/2016/10/step-02-il-verde-nelle-lingue.html




Islam:
Il verde è un tipico colore dell'Islam.
I vestiti e lo stendardo di Maometto erano verdi, così come i vestiti di coloro che sono ammessi in paradiso. Il verde era considerato il colore a metà tra la luce e l'oscurità.

Cristiani:
Un'associazione tra verde e vestiti si può notare anche nel cristianesimo, infatti i vestiti liturgici del tempo ordinario sono verdi.
Il verde è il colore della Pentecoste e uno dei colori del Natale, probabilmente a causa di alcune tradizione precristiane, dove si veneravano gli alberi sempreverdi in quanto riuscivano a mantenere il loro "colore" anche durante l'inverno.
Questi alberi erano usati anche dai Romani per venerare il solstizio d'inverno durante i Saturnalia.
Il verde ( Pantone 347) è inoltre il colore di San Patrizio, uno dei patroni degli Irlandesi che a lui dedicano il 17 marzo, in questa data la simbologia del verde è tanto sentita che alcuni artisti, non religiosi, hanno iniziato a ritenere il 17 marzo la festa del colore verde.



Buddismo:
Nel Buddismo simboleggia l'esorcismo e uno dei cinque Buddha trascendentali, ogni Buddha ha la capacità di trasformare una caratteristica negativa dell'uomo in positiva, quello verde, in particolare trasforma la gelosia in saggezza di realizzazione.
Inoltre secondo il codice della religione, nei dipinti ( molto importanti per rappresentare i concetti più astratti) il verde dovrebbe essere usato per rappresentare il Nord.

 Esempio di Mandàla, uno dei tipici quadri di sabbie colorate fatto per essere distrutto



domenica 16 ottobre 2016

Step 3: I codici del colore

A causa dei problemi nell'identificare univocamente un colore, come abbiamo visto nel post precedente durante la traduzione della parola "verde", è diventato necessario nel tempo identificare i colori tramite appositi codici che avessero valenza universale.

Esistono varie scale, pertanto riporterò il verde nelle principali:

HEX: #00FF00
RGB: ( 0; 255; 0)
CMYK: ( 100; 0; 100; 0)
HSV: ( 100°; 100%; 100%), ovvero tonalità, saturazione e luminosità
HSL: ( 120°; 100%; 50%)
HSB: ( 120; 100; 100)
RAL: 6038

Nella scala RGB i colori vengono formati per addizione dei tre colori principali, ovvero rosso, verde e blu, essendo il verde uno dei colori primari è formato solo da se stesso.

Un altro metodo per classificare i colori è il sistema Pantone, un sistema messo a punto negli anni cinquanta per poterli classificare “tradurli” nel sistema di stampa a quadricromia CMYK (ciano, magenta, giallo e nero) semplicemente grazie a un codice, grazie ad una sorta di libro denominato in italiano “mazzetta” è possibile “sfogliare” i colori e selezionarli.
Non c'è il verde che associamo al codice HEX: #00FF00, ma i colori che più si avvicinano sono: Pantone solid coated 802 C, Pantone solid uncoated 802U e Pentone pastels neons coated 802C

Oltre ai link di spiegazione delle varie scale, riporto questo utile convertitore, in questo caso già preimpostato sul verde:
http://rgb.to/hex/00ff00

E ricordo che per chi vuole "giocare" con i colori, cercando alcuni colori come il pantone 354 google ci mostra questo utile tool:

sabato 15 ottobre 2016

Step 02: Il verde nelle lingue

Come accennato nell'articolo precedente non tutte le culture indicano con "verde" la stessa radiazione elettromagnetica.
Alcuni indicano una radiazione più corta tendente al blu, altri più lunga tendente al giallo, oggi cercherò di approfondire questo aspetto e indicare le traduzioni in quante più lingue possibili.

Molte culture tra cui il cinese, il giapponese antico, il vietnamita indicano con la stessa parola ( utilizzano lo stesso kanji pronunciato in modo diverso a seconda della regione) il blu e il verde.
La parola che nel giapponese antico rappresentava il verde, oggi rappresenta il blu, mentre per il verde si usa un nuovo termine.
Questa ambiguità è presente anche in alcune lingue non europee dove si indica con "verde" un'accezione di colori più tendenti a quello che noi definiremmo verde acqua, mentre in altre si intende un colore tra il verde ed il giallo.
In particolare il "verde" si trova come categoria separata solo nelle lingue in cui la gradazione dei sei colori principali è completamente sviluppata ( bianco, nero, rosso, verde, giallo e blu).
Nel persiano ad esempio manca la distinzione tra verde, blu e nero, pertanto vengono tutti indicati dallo stesso termine e distinti a seconda del contesto.

Traduzioni:
Inglese: Green
Francese: Vert
Cinese mandarino moderno:  ( lán) oppure  ( lǜ)
Giapponese:   ( midori)
Greco: πράσινος ( prásinos)
Olandese: Groen
Polacco: Zielony
Tedesco: Grün
Bulgaro: зелен ( zelen)
Croato: Zelena
Catalano: Verd
Basco: Berdea
Svedese: Grön
Spagnolo e Portoghese: Verde

Nelle lingue antiche:
Cinese Mandarino antico:  ( Qīng)
Giapponese antico:  ( Ao)
Sino-vietnamita:  ( Thanh)
Protoindoeuropeo: Ghvar
Latino: Virĭdis
Anglosassone: Greno
Greco antico:  χλωρός ( khlōrós) ( Il colore del cloro)
Persiano: سبز ( Sabz)

Step 01: Origine del termine e accezioni cromatiche

Il verde è un colore molto presente in natura grazie alla clorofilla, infatti la parola "verde" in italiano deriva dal termine latino "virĭdis" ovvero essere verdi, ma anche fiorente, vivo, vigoroso, pieno di salute proprio a testimoniare questo collegamento tra la natura e il verde.


Ciò è testimoniato anche in inglese dove "green" deriva dall'anglosassone "greno" che significa erba e crescita. L'origine ultima del termine latino è ignota, forse deriva dal protoindoeuropeo "ghvar" che significa essere verdi o gialli per estensione di splendere. Noteremo nel nostro percorso che questa ambiguità tra verde e giallo è presente anche in altri linguaggi.

Autore non trovato, immagine presa da copygirlonline

Cromaticamente è a metà tra il blu e il giallo, seconda la fisica la sua lunghezza d'onda è tra i 520 e i 570 nm e le sue principali gradazioni sono:
Verde elettrico, verde foglia, verde irlandese, verde islam, verde ufficio e verde vagone.
In alcuni linguaggi ci si riferisce con il termine "verde" a quello che comunemente noi definiamo verde acqua ( 450-530 nm), in altri ad un misto tra verde e giallo ( 530-590 nm).

Fonti:
https://en.wikipedia.org/wiki/Green

http://www.lineagraficabertelli.it/letimologia-dei-colori/

Introduzione: La cultura del colore

Oggi inizio questa mia avventura nel mondo dei blog, questa pagina nasce grazie all'esame di "Storia delle cose. Anatomia e antropologia degli oggetti" con l'obiettivo di studiare il mondo dei colori ed in particolare il Verde.

La prima domanda che viene spontanea è perché i colori? Come si collegano alla storia degli oggetti?
I colori influenzano profondamente la nostra vita, basti pensare a grandi artisti e ai grandi scrittori che hanno abbinato addirittura i colori all'animo umano:
Il colore è un potere che influenza direttamente l'anima. ( kandinsky)
Ogni persona ha un suo proprio colore, una tonalità la cui luce trapela appena appena lungo i contorni del corpo. Una specie di alone. Come nelle figure viste in controluce. ( Murakami)

Ma non solo gli uomini "hanno un colore" anche gli oggetti che usiamo tutti i giorni e questo è scelto attentamente per suscitare particolari emozioni, addirittura il colore di certi oggetti che durante la storia dell'uomo sono stati fondamentali per la sopravvivenza talvolta vennero idolatrati ad esempio la terracotta presso i greci oppure il verde presso i mussulmani.
Alcune culture come quella orientale dava molta importanza al colore mentre considerava le forme meschine, al contrario altre come quella occidentale precristiana reputava più importanti le seconde.
Nel corso di questo blog cercherò di fornire una visione a tutto tondo sul verde parlando di come appaia nella lingua, nelle religioni, nella storia, nella psicologia, nei modi di dire e molto altro, restate collegati!