sabato 26 novembre 2016

Step 16: Design

Unp dei più famosi oggetti di culto e design è senza dubbio la TS 502 realizzata dalla Brionvega di Milano nel 1964. La radio, nota anche come Cubo, in AM ed FM era veramente bella e funzionale.
Una copia della TS-502 e' esposta nei piu' importanti musei di arte moderna, come ad esempio il Museum of Modern Art in New York.
Ancora oggi viene riproposto esattamente identico al modello originale.
Designmag


Modello originale:
Claudiocostantini.it

La storia della radio, nonché sito ufficiale dell'azienda: http://www.radiocubo.it/

Voglio infine ricordare il celebre marchio Borotalco di Roberts che da sempre produce prodotti che hanno fatto la storia del design e da sempre ha come "colore dell'azienda" il verde.
Sito ufficiale con relativa storia: http://www.borotalco.it/storia.php
Varie foto delle più note confezioni di borotalco: http://curiosando708090.altervista.org/borotalco-roberts-carosello-19571965/

Per ulteriori informazioni:
Mostra a Milano sugli oggetti che han fatto la storia dell'industria
I più famosi oggetti di Design

sabato 19 novembre 2016

Step 15: Manifesti pubblicitari

Edward Bernays un secolo fa affermava che chi ha in mano la pubblicità ha il vero potere esecutivo del paese.
Tanto che con associazioni di ideali e immagini si possono spingere le persone a comprare i propri prodotti, ad esempio la American Tobacco Company negli anni '20 associò i diritti delle donne al fumo con profitti straordinari.
La pubblicità è una forma creativa che realizza informazioni commerciali per attirare possibili acquirenti, utilizzando i mezzi e i supporti a disposizione.
Questa si persegue anche attraverso i colori, pertanto nel blog di oggi cercherò di mostrare alcuni noti manifesti di color verde.

I primi manifesti furono di Joules Chéret e Tolouse Lautrec, il secondo in particolare fece pubblicità per il noto locale "Moulin Rouge" ma anche per varie mostre:
Tolouse Lautrec
Joules Chéret
Ducros Fils

In Italia l'arte dei manifesti fiorì per promuovere opere culturali, ma anche le prime grandi industrie contribuirono:

Marcello Dudovich
Leonetto Cappiello



All'inizio comunque erano i governi ad indirizzare le ideologie di massa attraverso l'uso dei manifesti, ma a partire dal secondo dopoguerra i privati ottennero sempre maggior spazio ed iniziarono a servirsi dei cartelloni stradali e dei settimanali per sponsorizzare i propri prodotti.
Si iniziò a creare le immagini servendosi degli studi di psicologi e sociologi.

Marcello Dudovich


E oggi?
Oggi oltre alle tecniche già viste si punta sempre di più alla battuta sagace, magari anche con un leggero doppio senso per rimanere impressa anche in chi guarda il cartellone distrattamente.

Autore sconosciuto, immagine trovata su tg24.com

Per ulteriori informazioni:




Step 14: Chimica

Oggi cercherò di approfondire il concetto di verde dal punto di vista chimico, in particolare quali pigmenti lo rappresentano.
L'argomento era stato introdotto qua.

Il principale colorante naturale è la clorofilla, un pigmento isolato nel 1817 da Caventou, si trova principalmente nei grani dei cloroplasti delle cellule vegetali.
La sua formula bruta è: C55 H72 O5N4 Mg

Immagine di pubblico dominio
Esistono 5 diverse strutture molecolari, ma la più diffusa è la clorifilla a.

David Richfield
Altri coloranti usati, soprattutto in ambito alimentare sono la chinolina e il verde s.
Per ulteriori informazioni riguardo alla clorofilla:

https://it.wikipedia.org/wiki/Clorofilla

Step 13: Il fumetto

Un collegamento naturale con il mondo dei colori è ovviamente quello dei fumetti, ovvero un testo composto da immagini e da parole.
Nei fumetti i colori possono comparire nelle vignetta, nelle copertine, oppure possono comparire nelle frasi pronunciate dai personaggi come avviene normalmente nei libri.
Ad esempio in "paperino milionario al verde" si nota come nel titolo si usi il colore per esprimere le ristrettezze economiche del noto personaggio Disney, per approfondire rimando ai modi di dire.
Proprio in questa storia appare per la prima volta il cugino di Paperino, Gastone, il noto papero fortunato che in seguito inizierà a vestirsi sempre di verde, come i quadrifogli che a lui portano bene.
 
L'espressione "essere al verde" è molto comune negli albi a fumetti di topolino, in particolare lo Zio Paperone, tanto tirchio quanto ricco, tende spesso a pronunciarla in quanto teme di perdere tutti i suoi soldi


In Dylan Dog invece viene usata come figura metaforica per esprimere rabbia


In questo post ho cercato il verde nelle cosiddette nuvolette, ma ricordo che molti famosi personaggi dei fumetti sono verdi, ad esempio Hulk ( Marvel), o vestiti di verde come Green Arrow ( DC).
Interessante è, infine, la teoria dei colori proposta in "Lanterna verde", fumetto DC dedicato ad una sorta di corpo di polizia interstellare dove i membri sono tutti vestiti di verde e traggono le proprie forze da un "anello del potere" di colore verde, tuttavia sono deboli al colore giallo. Ogni colore in questo universo è associato a determinati sentimenti e dona al portatore dell'elemento di potere capacità straordinarie.

domenica 13 novembre 2016

Step 12: In cucina!

Sappiamo bene quanto i colori influenzano il nostro stato d’animo, la nostra salute, quindi oggi cercherò di approfondire la correlazione tra cibi e colori.
Come è ben noto il primo assaggio avviene proprio con gli occhi, quindi è facile capire perché i colori siano importanti, addirittura c'è chi dice, seguendo la "cromocucina", che nella scelta di un piatto abbiano la stessa importanza che nella scelta di un vestito.
Oltre a questo primo aspetto ci sono anche le implicazioni per la salute e ogni colore in cucina si porta dietro determinate caratteristiche, ad esempio mangiare verde, sconfinando nei "consigli della nonna" o più in generale nella saggezza popolare, contribuisce a dare serenità e a sostenere il sistema nervoso.
I cibi di colore verde intenso andrebbero consumati nella prima parte della giornata: avocado, cetriolo, lattuga, rucola, olive. Da mezzogiorno a mezzanotte invece meglio alghe, asparagi, fagiolini.
E' molto utile in caso di mal di testa, nevralgie, febbri, gastrite, stanchezza oculare, ipertensione, paranoia, insonnia, ipertiroidismo e nervosismo, inoltre combatte i radicali liberi e abbassa il colesterolo.

Vanilla gelati Italiani
Le pietanze di color verde sono innumerevoli e tra le tante cito ad esempio il Crescione, ma dedicherò questo post al pistacchio, uno dei miei snack preferiti oltre che alimento da cui si ricava il mio gelato preferito.
I principali paesi produttori sono in medio oriente, mentre in Italia si coltiva solo in Sicilia, in particolare a Bronte, questa città è talmente importante per il pistacchio che "il pistacchio di Bronte" è D.O.P.
è di origine antichissima tanto che veniva già citato nella "Genesi" dell'"Antico Testamento".
Nel dialetto Brontese è chiamato "frastuca", termine corrotto derivante dall’arabo “fristach” e “frastuch”.
Naturalmente trattasi di traslitterazione dal momento che il suono della “p” mancando in lingua araba viene reso con la “f” o la “b”. Furono gli Arabi, dunque, strappando la Sicilia ai Bizantini, ad incrementare ed a attrezzarsi nella coltivazione del pistacchio.
è comunemente definito l'oro verde della sicilia.

Saporilucani.com
Lo chef Vissani dice del pistacchio di Bronte:
«Qui viviamo - afferma - l’apoteosi del pistacchio più buono al mondo.
Sembra quasi irreale, ma inve­ce è vero, con il suo gusto, la sua preziosità e la sua ele­ganza. A mio avviso in cucina dovrebbe essere utiliz­zato con par­simonia. Pochi chicchi, infatti, bastereb­bero per con­feri­re ai piatti il giusto gusto.
Pensate alla mortadella: i chicchi si possono contare sulle di­ta. Il gusto del pistacchio di Bronte - continua - è così bello che bisogna lasciarlo al retrogusto. E’ la prima volta - spiega - che vengo qui e vedo i pistac­chieti e non vi nascondo di essere rimasto col­pito, come sono rimasto ammirato dalle vostre azien­de all’avan­guar­dia nella lavorazione del pistacchio e guidate da giovani imprenditori che rappresentano il futuro»


Bellezzaebenessere.eu



Per ulteriori informazioni:
http://ilpistacchio.it/it/home-it/
https://www.greenme.it/spazi-verdi/guarire-con-i-colori/885-il-verde-in-cucina
http://www.bronteinsieme.it/4ec/pist_5ricette08.html

domenica 6 novembre 2016

Step11: Documento


Nel corso di questo blog sta emergendo sempre di più come i colori siano simboli estremamente importanti, capaci di influenzare le persone.
Sono fondamentali nei più svariati campi, dal cinema, alla musica passando ovviamente per il marketing, la filosofia e anche la politica.
Nell'articolo odierno studierò come il verde abbia fatto la storia, questa viene testimoniata da ciò che comunemente definiamo "documenti", infatti secondo il dizionario un documento è una "scrittura atta a fornire una prova o convalida in ambito burocratico, amministrativo, giuridico."
La ricerca non è stata facile, all'inizio avevo pensato di cercare testimonianze su come il verde avesse influenzato la moda, poi la politica e proprio su questo argomento ho trovato un tema non particolarmente dibatutto, ma sicuramente interessante.
Perché i colori della nostra bandiera sono il verde, bianco, rosso? Come tutti sappiamo la nostra bandiera era quella della repubblica cisalpina, modellata intorno a quella francese, ma perché il verde?
A questa domanda sono giunto grazie ad una polemica fatta nel 1990 dalla Lega Nord ( altro partito simboleggiato dal colore verde) in cui si accusava il tricolore, ed in particolare il verde, come simbolo massonico:

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/09/08/aboliamo-quel-tricolore-piduista.html

Ovviamente fu solo una delle tante uscite provocatorie prive di fondamento tipiche di una politica "populista", ma non tutti i mali vengono per nuocere, infatti questa animò una discussione intorno alla nostra bandiera e permise a tutti di informarsi meglio.

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/09/09/tricolore-massone-ma-che-stupidaggine.html

Il verde fu sostituito al blu perché era la tinta del biscione nello stemma dei Visconti, deriva da una tradizione tipicamente milanese e lombarda: era nella bandiera della Repubblica cispadana, poi cisalpina, con capitale a Milano.
Sempre a Milano il verde sventolò nelle Cinque giornate come simbolo anti imperialista e fu un colore caro anche alla repubblica romana di Mazzini e alle forze piemontesi di Carlo Alberto e sempre il monarca piemontese fece adottare il tricolore in opposizione alla bandiera dinastica.
Il tricolore, nato negli anni giacobini, rifletteva lo spirito universalistico tipico della rivoluzione francese.

Immagine tratta da Ilgiornale.it


Tutt'oggi sull'origine del tricolore rimangono molte teorie, pertanto cercando di essere quanto più esaustivo possibile lascio un ulteriore articolo:

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/travaglio-e-tricolore-francese-non-italiano-1192196.html